Finanziamenti a fondo perduto 2024: la lista aggiornata dei bandi aperti

I finanziamenti a fondo perduto sono fondamentali per migliorare la competitività aziendale o per concretizzare progetti rimasti a lungo sulla carta. Rappresentano un’impareggiabile fonte di finanziamento in quanto l’azienda riceve il denaro in modo diretto e senza l’obbligo di restituire i fondi ricevuti. Inoltre, l’ente che eroga tali finanziamenti, che può essere una regione, un comune, una camera di commercio, il Ministero, e così via, non richiede garanzie né effettua una valutazione preventiva della situazione finanziaria del beneficiario. Tuttavia, per poter accedere a queste agevolazioni, le aziende sono sempre chiamate a rispondere a determinati requisiti.

Ma quali sono le opportunità a fondo perduto per il 2024? Continua a leggere questo approfondimento e scopri la lista aggiornata dei finanziamenti a fondo perduto di quest’anno.


Contributi a fondo perduto 2024: la lista aggiornata

  • Contributi a fondo perduto: cosa sono?
  • FAQ finanziamenti a fondo perduto: le risposte alle 4 domande più frequenti
  • 7 finanziamenti a fondo perduto del 2024
    • 1. ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero: il bando per giovani e donne
    • 2. Resto al Sud 2024: fondo perduto fino a 200.000€ per imprese del Mezzogiorno
    • 3. Bonus PMI Mezzogiorno: copertura fino al 75% delle spese
    • 4. Digital Transformation
    • 5. Incentivi Smart and Start Italia
    • 6. Hard to Abate: il fondo perduto per la decarbonizzazione
    • 7. ISI Inail 2024: fino a 130mila euro a fondo perduto per la sicurezza sul lavoro
  • Come accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024?

Contributi a fondo perduto: cosa sono?

Da diversi anni, quando si parla di avviare nuove attività imprenditoriali o di investire per migliorare la competitività delle imprese esistenti, si fa riferimento ai contributi a fondo perduto. Ma cosa sono esattamente e come è possibile accedervi?

I contributi a fondo perduto rappresentano erogazioni di denaro a favore di individui o imprese, senza alcun obbligo di restituzione, né del capitale concesso né degli interessi previsti.

Un altro aspetto importante da considerare riguardo agli aiuti a fondo perduto è la mancanza di requisiti di reddito per l’accesso. Generalmente, è sufficiente rispettare i criteri specifici definiti nei bandi e nei fondi, che possono riguardare l’età dei richiedenti, la condizione legale dell’impresa (ad esempio, se è già costituita o meno), o la sua ubicazione in determinate regioni del nostro Paese.

Tuttavia, è importante notare che l’accesso ai nuovi contributi a fondo perduto del 2023, sebbene in molti casi richieda di presentare la documentazione necessaria tramite il sito web dedicato e completare la procedura online, può essere un processo lungo e complicato dal punto di vista burocratico.

Secondo la Corte dei Conti Europea, solo il 30,7% dei fondi erogati effettivamente raggiunge le imprese italiane. Questo fenomeno è spesso dovuto al fatto che le aziende non sono consapevoli di tutte le agevolazioni a loro disposizione, oppure commettono errori nella compilazione delle domande o nella presentazione della documentazione richiesta.

FAQ finanziamenti a fondo perduto: le risposte alle 4 domande più frequenti

Cosa si può aprire con finanziamenti a fondo perduto?

I contributi a fondo perduto possono essere destinati a tipologie di imprese specifiche, come le PMI o le startup, oppure essere destinati a settori specifici, come l’innovazione tecnologica, l’agricoltura, l’energia, la cultura e il turismo.


Chi può richiedere un finanziamento a fondo perduto?

Possono richiedere un finanziamento a fondo perduto imprese, organizzazioni non-profit, e individui che soddisfano i criteri specificati dall’ente erogatore.


Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto?

Sono definiti finanziamenti a fondo perduto le erogazioni di denaro che non prevedono la restituzione del capitale né degli interessi. Si tratta di erogazioni che possono avvenire sia in favore di persone fisiche sia di imprese.


Che differenza c’è tra contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato?

Il contributo a fondo perduto non richiede la restituzione dei fondi ricevuti, mentre il finanziamento agevolato prevede un rimborso di tali fondi, sebbene con condizioni vantaggiose come ad esempio tassi di interesse più bassi rispetto a quelli del mercato.



7 finanziamenti a fondo perduto del 2024

Per questi motivi abbiamo raccolto tutti i contributi in conto capitale attualmente attivi nel 2024. Nella lista che segue ci sono infatti i sei finanziamenti a fondo perduto che nessuna PMI dovrebbe farsi scappare.

1. ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero: il bando per giovani e donne

Nel caso in cui tu sia un giovane oppure una donna, ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, è il fondo perduto che non puoi lasciarti sfuggire qualora tu avessi in mente un’idea imprenditoriale. Le agevolazioni sono disponibili in tutta Italia e si traducono in un mix di finanziamenti a fondo perduto e a tasso agevolato che possono coprire spese fino al 90% per 3 anni.

In particolare, questa misura è rivolta alle imprese composte da giovani da 18 a 35 anni oppure da donne. Per presentare la domanda è necessario caricare tutta la documentazione richiesta, tra cui il fondamentale business plan, tramite il sito web di Invitalia.

Siccome il business plan è di vitale importanza, ti consigliamo di seguire i consigli di Giordano Guerrieri, esperto di finanza aziendale, per redigerlo in modo corretto. Trovi tutti i dettagli nel video qui sotto.


2. Resto al Sud 2024: fondo perduto fino a 200.000€ per imprese del Mezzogiorno

Tra i contributi a fondo perduto più famosi c’è sicuramente l’iniziativa di Resto al Sud. Si tratta a tutti gli effetti di un incentivo che ha come obiettivo quello di sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nel Mezzogiorno e in alcune regioni selezionate del centro Italia.

In particolare, le regioni incluse sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

I fondi, disponibili per 1 miliardo a 250 milioni di euro, sono rivolti a nuove attività imprenditoriali e liberi professionisti con meno di 56 anni.

Nello specifico, Resto al Sud garantisce una copertura totale delle spese ammesse da bando suddividendo il contributo in questo modo:

  • un 50% dell’agevolazione è erogata in forma di contributo a fondo perduto
  • l’altro 50% è un finanziamento con garanzia da parte del Fondo di Garanzia PMI

In merito a questa seconda parte dell’aiuto bisogna sottolineare che gli interessi saranno tutti a carico di Invitalia, a cui ogni azienda potrà chiedere fino a massimo di 50.000 euro, innalzati a 200.000 per le imprese che contano quattro o più soci.

3. Bonus PMI Mezzogiorno: copertura fino al 75% delle spese

Il bonus PMI Mezzogiorno rappresenta un incentivo significativo per promuovere gli investimenti innovativi compiuti dalle imprese localizzate nel centro-sud Italia. Questo programma offre una copertura finanziaria fino al 75% delle spese considerate ammissibili, attraverso una combinazione di finanziamento agevolato o contributo diretto. Le regioni coinvolte in questo iniziativa includono l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna.

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha istituito un nuovo bando con il Decreto Ministeriale del 15 maggio 2023. Questo bando mira a potenziare la crescita sostenibile e la competitività delle piccole e medie imprese operanti nelle regioni del Mezzogiorno. Il Decreto prevede l’allocazione di 400 milioni di euro provenienti dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” (PN RIC 2021-2027).

Secondo quanto stabilito dal Decreto direttoriale datato 29 agosto 2023, le aziende interessate potranno presentare le proprie domande a partire dal 18 ottobre 2023, utilizzando il sito web ufficiale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

4. Digital Transformation

L’obiettivo primario dell’incentivo Digital Transformation è sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso l’attuazione di progetti mirati volti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 e nelle soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

Per finanziare tali progetti, sono state allocate risorse finanziarie pari a 100.000.000 euro. Entrambe le categorie di progetti ammissibili potranno beneficiare di agevolazioni, le quali verranno concesse sotto forma di una percentuale fissa pari al 50% dei costi e delle spese ritenute ammissibili. È importante notare che le spese idonee per ottenere tali agevolazioni devono rientrare nell’intervallo compreso tra 50.000 e 500.000 euro.

5. Incentivi Smart and Start Italia

Un altro incentivo che continua a essere attivo nel 2023 è Smart&Start Italia, un’iniziativa che si preoccupa di garantire la crescita e lo sviluppo delle startup innovative nel nostro Paese. Questo finanziamento ingloba progetti tra 100.000 € e 1,5 milioni di euro.

Le imprese che hanno la possibilità di accedere a finanziamenti di questo tipo non devono essere costituite da più di 60 mesi ed essere iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.

Oltre al finanziamento, l’incentivo Smart&Start Italia prevede anche un percorso di tutoraggio tecnico-gestionale per le startup innovative dalla durata di 12 mesi.

6. Hard to Abate: il fondo perduto per la decarbonizzazione

La misura “Hard To Abate” è un programma di sostegno volto a promuovere la decarbonizzazione dell’industria. Il suo obiettivo principale è la sostituzione di almeno il 10% del metano e dei combustibili fossili utilizzati nei processi produttivi di settori ad alto impatto ambientale, attraverso l’impiego di idrogeno a basse emissioni di carbonio e/o idrogeno rinnovabile, compreso l’autoapprovvigionamento. Inoltre, in via residuale, si incoraggia anche l’elettrificazione dei processi produttivi.

Il fondo finanziario dedicato a questa iniziativa ammonta a 1 miliardo di euro e sarà utilizzato per due principali finalità:

  1. 450 milioni di euro saranno destinati al finanziamento di progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale legati all’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio e alla produzione di idrogeno rinnovabile.
  2. 550 milioni di euro saranno stanziati per sostenere progetti di investimento che prevedono l’impiego di idrogeno a basse emissioni di carbonio nei processi industriali.

Inoltre, il 40% delle risorse sarà indirizzato verso progetti che mirano a sostituire oltre il 90% del metano e dei combustibili fossili nei processi produttivi con idrogeno a basse emissioni di carbonio. Va notato che il 40% delle risorse è riservato alle regioni dell’Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le agevolazioni sono concesse unicamente sotto forma di contributo a fondo perduto.

7. ISI Inail 2024: fino a 130mila euro a fondo perduto per la sicurezza sul lavoro

Il bando ISI INAIL 2024 mette a disposizione oltre 500 milioni di euro per finanziare progetti che migliorano la salute e la sicurezza sul lavoro. Le imprese e gli Enti del Terzo Settore possono richiedere contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro per progetti in cinque aree tematiche:

  • Investimenti e modelli organizzativi: per tutte le imprese, escluso il settore agricolo primario.
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi: per tutte le imprese e gli Enti del Terzo Settore.
  • Bonifica da amianto: per tutte le imprese.
  • Micro e piccole imprese in settori specifici: per la raccolta e il trattamento dei rifiuti, il risanamento e la gestione dei rifiuti.
  • Micro e piccole imprese agricole: per la produzione primaria di prodotti agricoli.

Entro il 21 febbraio 2024, l’Inail pubblicherà aggiornamenti in merito alle date e alle scadenze per la presentazione delle domande. Nel frattempo, le PMI possono prepararsi, considerando che, per essere ammissibili, devono essere in regola con gli obblighi assicurativi e contributivi e non aver ricevuto altri finanziamenti pubblici per lo stesso progetto.

Come accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024?

A questo punto è evidente che anche il 2024 offre numerose opportunità di contributi a fondo perduto, ma individuare la soluzione più adatta alle esigenze della tua piccola o media impresa (PMI) potrebbe rappresentare una sfida complessa. Inoltre, il processo di invio di una richiesta di contributo può risultare intricato. È necessario preparare una comunicazione dettagliata in cui vengono specificati tutti gli investimenti agevolabili effettuati e quale contributo a fondo perduto si desidera ottenere.

Inoltre, è importante tenere presente che il percorso può essere lungo, potrebbero esserci passaggi imprevisti e c’è il rischio che la richiesta venga respinta o che i fondi si esauriscano rapidamente, portando all’inserimento in una lista d’attesa. Per evitare errori che potrebbero ostacolare l’accesso al contributo, è consigliabile considerare il supporto di una società esperta in finanza agevolata e consulenza in finanza aziendale, come il team di professionisti altamente qualificati di Finera.

Finera è in grado di valutare le tue specifiche esigenze e selezionare la soluzione su misura per te e la tua azienda, offrendo un supporto completo nella gestione delle procedure e nell’ottenimento dei finanziamenti agevolati. Se vuoi accedere ai finanziamenti a fondo perduto prima del 2024, contattaci per una consulenza gratuita e non vincolante.