Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali
I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Sono finanziabili:
Sono escluse le attività agricole.
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Possono essere finanziate le seguenti spese:
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
Le agevolazioni sono rivolte agli under 56* che:
L’incentivo si rivolge a:
Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti:
* Per le aree del cratere sismico: non ci sono limiti di età per i 24 Comuni compresi nelle aree del cratere sismico del Centro Italia nei quali più del 50% degli edifici è stato dichiarato inagibile.
Il nostro studio è composto da professionisti che si occupano anche del bando di Invitalia “Resto al Sud” per l’appunto, ed offre un servizio mirato a quanti vogliono dare il via alla propria carriera imprenditoriale, sfruttando questa fantastica opportunità.
Con Resto al Sud è possibile ottenere le somme che servono per creare la vostra impresa.
In caso non si dovesse superare il colloquio con Invitalia, ripresenteremo la domanda tutte le volte necessarie, senza alcun costo aggiuntivo, e comunque fino alla sua approvazione.
Seguiremo la pratica fino alla fine del progetto ovvero fino all’erogazione dell’ultima spesa ammissibile e del fondo perduto aggiuntivo.
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